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B+B vola a Huston – Texas con ASTROGATE

Tra innovazione e nuove generazioni: B+B International sponsor di Astrogate, la squadra veneta arrivata 17esima al Mondiale di Robotica a Houston

Intervista a Raffaele Turra

Gusto per l’innovazione e attenzione alle nuove generazioni: è il binomio che ha caratterizzato una nuova iniziativa di B+B International.

L’azienda, fornitrice di hardware e software per il mondo del packaging e della stampa digitale, è stata infatti sponsor di Astrogate, squadra veneta composta da giovanissimi, che ha partecipato al Mondiale di robotica, disputatosi lo scorso aprile a Houston, città nota per essere la sede della Nasa.

“First Lego League” è il nome di questo campionato internazionale organizzato dalla fondazione First, che combina tra loro scienza e robotica, ricerca scientifica e tecnologia. Una competizione che riunisce squadre da tutto il mondo, impegnate nel fornire, con il proprio sapere tecnologico, una risposta concreta a tematiche di interesse generale.

La competizione di svolge intorno a due temi:

  • Una gara di robotica, durante la quale si sfidano dei robot progettati, costruiti e programmati dalle squadre sfidanti, e che devono svolgere delle operazioni predefinite in un campo di gara entro dei tempi prestabiliti;
  • Lo sviluppo di un progetto legato a un tema stabilito dalla First, che quest’anno era legato alle tecnologie sostenibili. A questa sfida la squadra ha risposto con una soluzione legata alla produzione e conservazione di energia.

Il Team Astrogate

Astrogate aveva già partecipato alle finali di Rio de Janeiro nel 2022, per poi qualificarsi anche quest’anno alla tappa prestigiosa di Houston, dove la squadra (in rappresentanza dell’Italia) si è classificata al 17esimo posto su 108 team finalisti e piu di 50.000 partecipanti a livello mondiale. Un risultato di grande rilievo.

La squadra è un’espressione dell’associazione Gate Italy, composta da psicologi che supportano ragazzi plusdotati, con l’obiettivo di accompagnarli verso la ricerca e l’espressione del proprio potenziale.

A raccontare tutta l’esperienza è stato Raffaele Turra, che da 6 anni si occupa di analisi dei dati in B+B. Proprio Turra, infatti, ha proposto tale sponsorizzazione, seguendo da vicino la trasferta a Houston.

Ci può spiegare meglio l’esperienza?

Siamo stati sponsor di una squadra composta da ragazzi dai 10 ai 17 anni, che si radunano a Padova, dove hanno messo a punto un robot, allo scopo di vincere questa competizione prestigiosa. Un robot che deve poi sfidarsi con quelli degli altri, in un vero e proprio circuito.

Astrogate è il nome della squadra, nata in seno all’associazione Gate Italy, spin-off dell’Università degli Studi di Padova. L’associazione segue i ragazzi “gifted”, ovvero che hanno un quoziente intellettivo elevato. Lì questi giovani vengono stimolati a incontrarsi tra di loro, unendo le proprie passioni, che possono essere le più disparate, dalla geopolitica alla fisica.

La squadra non è quindi scolastica, si può definire “autogestita”, nel senso che le idee nascono dai ragazzi, che vengono affiancati da alcuni coach studenti o neolaureati dell’Università di Padova. Il gruppo è composto da ragazzi di età molto diverse, ma la loro plusdotazione li aiuta enormemente a creare un team molto forte in cui ognuno ha un proprio ruolo.

Che ruolo ha avuto B+B in questa esperienza?

Questi ragazzi sono riusciti ad andare a Houston grazie anche a B+B, uno degli sponsor che ha supportato il gruppo. Durante il viaggio erano presenti dei coach e almeno un genitore a testa. Io c’ero, sia in rappresentanza dell’azienda, ma anche perché mio figlio fa parte della squadra.

Come è andato questo viaggio?

I ragazzi sono stati contentissimi: il fatto di rappresentare l’Italia alle finali Mondiali ne ha fatto un’esperienza storica. In più poter vivere qualche giorno in un contesto totalmente differente da quello quotidiano l’ha resa indimenticabile.

In cosa consisteva la gara?

La gara si svolgeva su due livelli di competizione. Da un lato, un campionato in cui ogni squadra portava il proprio robot, costruito esclusivamente su piattaforma LEGO, che doveva compiere delle operazioni di movimentazione di pezzi e interazione con un campo di gara entro pochi secondi; parallelamente c’era l’esposizione di un progetto innovativo: il tema del progetto di quest’anno erano le energie rinnovabili.

La valutazione complessiva si articolava su tre fattori:

  • Il robot: sono state valutate le performance (velocità e precisione) ma anche il design e le soluzioni tecnologiche adottate nello sviluppo del codice
  • la valenza scientifica del progetto innovativo
  • I valori della squadra: nel nostro caso, essendo una squadra non scolastica.

Ci può spiegare nel dettaglio il progetto presentato da Astrogate legato al tema delle tecnologie soostenibili?

Si tratta di un impianto che, sfruttando il processo dell’elettrolisi, produce idrogeno come strumento di accumulo dell’energia in eccesso dei pannelli fotovoltaici.

Il progetto a cui Turra fa riferimento è stato concepito e progettato dai ragazzi di Astrogate, con la consulenza di alcuni docenti e ricercatori dell’Università di Padova: un modellino funzionante è stato portato a Houston.

In pratica, il sistema utilizza tre componenti:

  1. l’acqua distillata prodotta in ambito domestico (deumidificatori, condizionatori, asciugatrici)
  2. il calore catturato dai pannelli fotovoltaici nelle ore più calde della giornata
  3. l’energia in eccesso prodotta dai pannelli fotovoltaici

L’acqua viene condotta in una cella elettrolitica e l’idrogeno prodotto viene immagazzinato per utilizzi futuri. Sono molteplici i vantaggi di una soluzione del genere: in primis il riutilizzo di risorse domestiche che andrebbero altrimenti sprecate, ma anche l’ottimizzazione del funzionamento dei pannelli fotovoltaici che, surriscaldati, vedono diminuire la propria efficienza.

Sicuramente, è cosa evidente quanto tale progettualità sia attuale, considerato il periodo storico in cui si è parlato molto spesso del problema energetico e di tutti i rincari connessi.

Quando si è svolta la gara?

Dal 19 al 22 aprile e noi siamo stati via dal 17 al 25 aprile 2023.

Che cosa rappresenta per B+B il supporto a questa iniziativa?

B+B indubbiamente è coinvolta in prima linea nel supporto delle nuove generazioni, specialmente quando si tratta di progetti innovativi e soprattutto di enfasi sul potenziale dei giovani: l’azienda crede fortemente nella contaminazione creativa e tecnologica, come dimostrato anche dal supporto che fornisce ad altre scuole e centri di formazione nel Veneto.

Un circuito internazionale e prestigioso, quello in cui è entrato B+B, caratterizzato dall’interdisciplinarietà tra competenze ma, soprattutto, un modo per l’azienda di provare quanto sia importante credere nella formazione delle generazioni future. E stare, così, sempre al loro fianco.

Arianna Ceschin