Italia Publishers n°4/2016
Automazione è sempre più la parola d’ordine. Esko e il suo partner B+B hanno un’idea molto chiara in proposito. Nell’ultimo decennio l’automazione è stata continuamente ribadita da approcci al prodotto illuminati, innovativi e dimensionati. Lo scopo è quello di offrire risposte praticabili tanto ai big dell’industria quanto alle PMI della grafica e della cartotecnica. Sono vari infatti i clienti che continuano a scegliere Kongsberg per i propri reparti di finishing e i software Esko per la gestione del workflow. E se a drupa abbiamo ammirato il nuovissimo robot, la grande novità che Esko dedica al mercato italiano in questo caldo inizio d’autunno si chiama Kongsberg i-BF.
Il nuovo board feeder si propone come il primo livello di automazione accessibile a tutti gli utilizzatori di plotter Kongsberg. Quindi sia di nuova installazione che preesistenti, progettata ad-hoc per gestire elevati volumi sia di materiale rigido che roll-to-roll.
3 formati fino all’XXL, multi-sheet, jumbo-roll e carico pannelli in 4 secondi: tutto questo è i-BF
Kongsberg i-BF è il board feeder pensato per affiancare sia i nuovi plotter di grande formato C64 che le serie preesistenti di Esko. E’ pensato per alimentare materiali flessibili (compresi banner, flag e magnetico) grazie al portabobine per jumbo fino a 300 Kg di peso. Ma anche tutti quei materiali rigidi che vengono stampati e tagliati a lama in grandi volumi. Un esempio : forex da 3 e 5 mm, cartone ondulato, cartone alveolare, polipropilene alveolare e teso, carta, sandwich ecc. Tra i principali vantaggi c’è la drastica riduzione del tempo di cambio pannello, che in manuale può andare dai 30 secondi al minuto, che si riducono a 4-9 secondi con i-BF. Quando il plotter finisce la lavorazione del primo foglio, la barra si abbassa. Blocca il foglio sucessivo al tappeto e lo accompagna in zona di taglio con l’ausilio del conveyor belt. Il software IPC, permette di associare il file di taglio corretto per ogni singolo pannello attraverso la lettura dei QR-code o dei barcode generati da iCut Layout o Automation Engine.
Intervista ad Arsenio Malossi
Maja Digital Printing
Cosa vi ha spinti a investire in tecnologie sempre più produttive?
Al pari di molti sign-maker siamo partiti con tecnologie di piccolo cabotaggio, che ci hanno fatti crescere in modo progressivo. Poi nel 2009, nonostante la con-giuntura sfavorevole, abbiamo scelto di acquisire una Rho 750 Pac e una Kongsberg XL44, poi sostituita con una nuova XP: così abbiamo fatto il salto di qualità in termini di volumi, commesse e tipologia di committenti.
Cosa vi spinge oggi ad automatizzare i processi?
Adottare tecnologie come i-BF significa principalmente sopperire al lavoro manuale in attività monotone e a basso valore aggiunto.
Lo stesso operatore che prima trascorreva 6 ore al giorno a bordo macchina, a regime ne occuperà al massimo una. Così possiamo alleggerire i nostri collaboratori sul piano fisico e mentale. Possiamo consentire loro di dedicarsi ad attività più motivanti e redditizie. Lo stesso vale per la nuova Kongsberg C64 con conveyor belt, che affiancheremo all’XP per migliorare il taglio dei materiali flessibili in uscita dalla Durst Rho 320R e dalla Latex 1500.
Quali gli utilizzi specifici di Kongsberg i-BF?
Anzitutto volumi medio/alti di pannelli, ma anche fogli di cartone microonda e microtriplo. Il formato di i-BF ci consente di ge-stire tanto i formati pieni quanto il 120×160 in battuta doppia. Siamo stati tra i primi in Italia a introdurre il Re-board. Oggi gestiamo una gamma molto vasta di materiali rigidi: espositori, materiali POP, packaging e allestimenti. Per questo abbiamo scelto di tenere entrambi i cutter Esko. Kongsberg C64 con i-BF per gestisce e tirature ripetitive e Kongsberg XP per le decine di commesse just-in-time che si avvicendano ogni giorno.
Kongsberg C64 i- BF è stato esposto per la prima volta in Italia al Viscom 2016 attirando molti visitatori.
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