Più di vent’anni fa la stampa digitale veniva utilizzata per applicazioni commerciali, editoriali e transazionali. Da allora elettrofotografia ed inkjet hanno beneficiato della quota principale nei budget di ricerca e sviluppo che ha spinto in avanti qualità, affidabilità e produttività dei sistemi riducendo i costi .
Attualmente è ancora cosi?
La stampa di libri è ancora in cima alla classifica delle 10 applicazioni con il maggior tasso di crescita fino al 2020, seguita dalla stampa di cataloghi, flyer e brochure. La stampa digitale si è affermata in questi anni anche nel mercato delle etichette autoadesive e ora sta facendo breccia in quello del packaging.
La tecnologia inkjet consente di raggiungere livelli di velocità e produttività mai visti prima. Grazie all’inkjet , la stampa digitale è entrata in questi anni in nuovi segmenti, come quella del textile, della ceramica, del vetro e della carta da parati. La tecnologia comunque non basta, le aziende grafiche devono evolvere e lo possono fare seguendo due strade: aggiungendo valore allo stampato, attraverso la personalizzazione, la nobilitazione e la scelta di carte particolari oppure riducendo i costi operativi e puntando sull’automazione dei processi in una logica di Industry 4.0. ( per approfondire questo argomento ti invitiamo a venirci a trovare a Viscom Padiglione 8 Stand G19)
In termini di valore la stampa offset, un tempo predominante, è in declino e la flexo nell’ambito degli imballaggi è in lieve crescita.
Il nuovo report di Smithers Pira , The Future of Digital vs Offset Printing to 2022, quantifica la stampa digitale come il 16,2 % del valore del mercato globale e il 2,9 % del suo volume per il 2017. Valore in crescita rispetto al 2,1 % in volume del 2012.
Bastano pochi numeri per intuirne la forza e la sua continua evoluzione: si prevede infatti che il mercato della stampa digitale crescerà nei prossimi due anni di una percentuale pari al 43%
Gli stampatori sempre più comprendono i vantaggi di processo resi possibili dalla stampa digitale. La stampa trae benefici da tutte le nuove tecnologie e il workflow la fa da padrone. Il digitale entra in aziende dove si è abituati alla stampa tradizionale proprio perchè è in grado di semplificare i flussi di lavoro e tanti casi studio ne sono un esempio.
C’ è ancora forte indecisione nell’utilizzo di Digitale e/o di Offset? Facciamo un pò di chiarezza.
È consigliata la stampa offset per tirature medio-grandi, diciamo da 1000 copie in su.
La stampa digitale ci offre la possibilità di stampare anche una singola copia e si addice perfettamente al Print on demand.
La stampa offset ha costi inversamente proporzionali al numero di copie. I costi iniziali della stampa offset rendono praticamente non economicamente sostenibile una piccola tiratura. Al contrario la stampa digitale rimane sempre alla portata di tutti.
La stampa offset richiede tempi di preparazione della macchina e settaggio più lunghi.
In termini di qualità, ad oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e la differenza di stampa è davvero molto labile. Solo un occhio allenato è in grado di accertare il tipo di stampa rendendo i due tipi di stampa quasi fratelli.
Ogni tipologia di stampa soddisfa dunque esigenze diverse. come diverse possono essere le lavorazioni che ogni azienda può fare per rendersi unica e differente.