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GiPrint industrializza il taglio del tessuto inserendo una seconda Kongsberg C64

da Italia Publishers n.2/2023

Lo stampatore veneto, oggi braccio destro operativo di Henoto, estende la partnership con B+B e Kongsberg per aumentare la capacità produttiva del suo reparto tessile

Sistema di taglio Kongsberg C64 con svolgitore e riavvolgitore motorizzato.
Stand in tessuto realizzato da Henoto per promuovere le proprie soluzioni.

Al pari di pochi altri operatori nati e cresciuti con la tecnologia inkjet di grandissimo formato, da sempre specializza­ta nelle applicazioni roll-to-roll, a buona ragione GiPrint può dirsi un pioniere nella stampa dei for­mati 3 e 5 metri. Fondata nel 2002, guidata con immutata pas­sione dal suo amministratore Denis Canton, è oggi l’unità pro­duttiva e il quartier generale del gruppo Henoto, società del grup­po Bologna Fiere presente in 11 Paesi, con 300 collaboratori e un fatturato aggregato di 64 milioni di euro (2022). Nei suoi vent’anni di attività, GiPrint ha sempre anti­cipato i trend del mercato, adot­tando le tecnologie più avanzate. Dalle leggendarie Scitex a solven­te, alle NUR Tempo ed Expedio con tecnologia UV, approdando infine a Durst, di cui è utilizzato­re fedele dal 2012. Dopo la prima Rho 500R, in azienda si avvicen­dano le piattaforme Rho P10 200 HS, Rho 512R, Rhotex 320 e, nel 2019, una Rhotex 325 per poten­ziare le lavorazioni tessili, eseguite in precedenza con una Mimaki da 3,2 m e un riattivatore. La cresci­ta esplosiva del tessuto in polie­stere ha condotto l’azienda ad ampliare anche il suo reparto di taglio, basato in via esclusiva sulla tecnologia Kongsberg, con B+B International come partner stra­tegico. Dal 2013, quando installa la prima Kongsberg XN in forma­to 2×3 m, GiPrint ne adotta vari modelli, fino ad approdare, nel 2014, alla prima Kongsberg C64 da 3,2 m, cui a Ottobre 2022 decide di affiancare una seconda unità, destinata esclusivamente alle esigenze del reparto tessile.

Il reparto tessile di GiPrint è (sempre più) un’azienda nell’azienda

Avendo sperimentato prima di altri le criticità e i benefici del tes­suto in poliestere come progres­sivo rimpiazzo del PVC, GiPrint ha esplorato tutte le possibilità di un materiale che è sempre più popolare. L’azienda veneta, infat­ti, lo propone già da anni ai suoi clienti per impreziosire stand fie­ristici, punti vendita, vetrine, sedi istituzionali, catene alberghiere e spazi residenziali. Partendo da strutture in alluminio, modula­ri e riutilizzabili, i progettisti di Henoto impiegano il tessuto per riprodurre qualsiasi effetto grafi­co e materico (tinte piatte, imma­gini fotorealistiche, legni, pietre), aggiungendo retroilluminazio­ni statiche e dinamiche, sistemi di proiezione, schermi e ledwall. Per eseguire progetti ambiziosi, GiPrint ha creato una collezione di tessuti traslucidi o con retro nero, retroilluminabili, fonoassorbenti e ignifughi. Per questo, lo stampa­tore ha compreso l’importanza di mettere a punto un flusso di lavo­ro dedicato alla trasformazione del tessuto, e ha adottato il proces­so di stampa sublimatico transfer.

«I clienti italiani hanno compreso i valori del tessuto, di cui apprez­zano le qualità estetiche e tattili, la leggerezza, la facilità di instal­lazione e smaltimento», afferma Denis Canton, CEO di GiPrint. «È una sfida a cui ci preparavamo da anni, che oggi ci impone di alza­re l’asticella».

Il workflow tessile di GiPrint annovera la stampante Rho­tex 325 da 3,2 m per stampa su carta o su tessuto, una calandra Monti Antonio 91-3600, e linee di cucitura automatiche Impul­sa Synchromatic. La decisione di introdurre una seconda linea di taglio, dedicata esclusivamente al tessuto, nasce dal bisogno di gesti­re volumi di poliestere sempre più rilevanti, derivanti da nuovi pro­getti in campo architettonico, e dal progressivo (ma inesorabile) rimpiazzo del banner in PVC e del Forex negli allestimenti, che gene­rano tirature sempre più lunghe, sia in stampa che in taglio.

Kongsberg C64 consente di alimentare bobine di tessuto da 3,2 m di larghezza

Una tecnologia industriale per il taglio del tessuto

Solo nel 2022 GiPrint ha stampa­to e convertito circa 150.000 m2 di tessuto stampato, e nel 2023 si prepara a lavorarne oltre 200.000. Per questo, dopo un’analisi accu­rata delle tecnologie di taglio nel formato 3,2 m, GiPrint ha scelto Kongsberg C64 con conveyor belt e roll-feeder motorizzato.

«Tagliavamo già tessuti con Kongsberg C64, utilizzando l’u­tensile RotaCut, ma in fase di investimento abbiamo voluto valutare anche sistemi laser, e altre macchine multifunzionali», spiega Canton. «Infine, abbiamo trovato in B+B l’interlocutore più preparato anche sul tema del tes­suto, e in Kongsberg C64 la solu­zione di taglio ottimale».

Le principali criticità tecniche di GiPrint sono quelle insite nel supporto tessile, per sua natura instabile, difficile da tensionare e soggetto ad allargamenti e restrin­gimenti incontrollati. In tal senso, Kongsberg PCS ha dotato C64 di nuove funzionalità e automati­smi. Tra gli altri, il nuovo roll-fee­der motorizzato per bobine fino a 300 kg, coadiuvato da un sistema di fotocellule che rilevano il bordo della bobina (o quello della stam­pa) su entrambi i lati, e fornisco­no in tempo reale alla macchina le informazioni per compensare il tensionamento e riallineare il tessuto agendo sui motori indi­pendenti a destra e a sinistra del tappeto. Anche l’avanzamento del materiale è agevolato da una nuova traversa, sincronizzata con il conveyor belt, che permette di trasportare in modo impeccabi­le tessuti in poliestere, naturali e misti, sia pesanti e che ultralegge­ri. Una volta tagliato, Kongsberg rilascia il materiale nella vasca di raccolta, dove l’operatore racco­glie i pezzi sagomati e gli sfridi. A breve, l’azienda installerà anche il nuovo riavvolgitore motorizzato, che consente la separazione auto­matica degli sfridi.

Sipron Spaia di B+B International con Denis Canton.

Software e automazione del workflow, cruciali per risultati prevedibili e impeccabili

Su suggeriento di B+B Interna­tional, GiPrint ha adottato anche il pacchetto Esko i-Cut Layout, che utilizza per eseguire l’impo­sition, la creazione automatica dei nesting e il posizionamento di QR code e marchi di registro, rilevabili dalla telecamera di Kon­gsberg C64 per effettuare i cambi di lavoro automatici e agevolare il tracking delle commesse. Com­pletata la fase di preparazione, i file vengono presi in carico da iCut Production Console (iPC), il potente digital front-end che accompagna tutte le macchine Kongsberg. iPC esegue automati­camente importazione e controllo dei file, ottimizzazione dei per­corsi, verifica della coerenza tra lavorazioni e utensili, creazione e il salvataggio dei preset, esecuzio­ne della coda di lavori in modali­tà completamente automatica o (se richiesto) tramite un comando manuale dell’operatore. Ispirato alle linee guida dell’Industria 4.0, il software si interfaccia con l’ERP aziendale, agevolando la pianifica­zione delle commesse e la rileva­zione dei dati di produzione.

«Ogni partita di tessuto è diver­sa dalla precedente. Per garanti­re lavorazioni stabili ripetibili è pertanto necessario agire su ten­sioni e temperature in calandra, compensare automaticamente le variazioni dimensionali in taglio, e prevedere abbondanze adeguate per la cucitura del bordino», sotto­linea Canton. «Grazie a B+B abbia­mo costruito un flusso di lavoro automatizzato, che ci consente di ridurre al minimo operazioni manuali, tempi di setup, errori, e scarti, ci garantisce tolleranze al decimo di millimetro e ci ha per­messo di azzerare il rischio di con­testazioni e rifacimenti».

Pronti a far crescere il tessuto

Sebbene la plastica continui a fare la parte del leone nella pubblici­tà e negli allestimenti, il tessuto è destinato ad acquisire spazi sem­pre più rilevanti nei mercati pre­sidiati da Henoto. Con l’attuale setup di stampa e taglio, l’azien­da è già in grado di fronteggiare picchi di produzione di 1.500 m2 di tessuto giornalieri su un solo turno, raddoppiabili secondo necessità. Se i volumi dovessero eccedere le previsioni, GiPrint è già pronta ad installare una terza Kongsberg C64 tra il 2023 e il 24. Nell’ambito delle sue attività di R&D, improntate alla sostenibili­tà, l’azienda sta anche elaborando un ambizioso programma di recu­pero e riciclo del poliestere.

Denis Canton CEO di GiPrint
“Grazie a B+B abbiamo costruito un flusso di lavoro automatizzato, che ci consente di ridurre al minimo operazioni manuali, tempi di setup, errori e scarti”